INTRODUZIONE

Il Sabato Santo, a Rionero in Vulture, si chiude il ciclo dei riti delle Sacre Rappresentazioni lucane con la Via Crucis, le cui antichissime radici sono evidenti nel sacrifico del digiuno e della penitenza per tutto il mese precedente all’evento.
Ad organizzare la manifestazione, consistente nella riproposizione vivente della Passione di Cristo, è la Confraternita di Maria SS. del Monte Carmelo.
Nel corso degli anni si è assistito ad una evoluzione a partire dai costumi realizzati secondo la libera interpretazione dei figuranti e aderenti al contesto storico in cui è vissuto Gesù, ponendo molta cura nella lettura dei Vangeli.
Non meno meticolosa è la scelta dei ruoli da assegnare, nel rispetto dell’età vicina ai personaggi biblici compresa tra i 5 e gli 80 anni.
I protagonisti sfilano riproponendo la vicenda umana di Gesù a partire dalla Domenica delle Palme, con il suo ingresso trionfale in Gerusalemme, fino alla Crocifissione tra i due ladroni e alla Resurrezione.
Tra i 180 figuranti si distinguono la Madonna Addolorata e San Giovanni, Maria Maddalena e le Pie Donne indicate nei Vangeli come discepole di Gesù, seguono Giuseppe di Arimatea e Nicodemo, rappresentanti del Sinedrio, saggi anziani che credettero in Gesù e che, in questo rito, simboleggiano la forza del bene.
 
Un gruppo di fanciulle compone il lungo corteo, segno della presenza degli Angeli della Resurrezione, della vita dopo la morte. Gli Angeli bianchi portano il cero pasquale e il grano germogliato dei sepolcri, un altro simbolo inconfondibile della vita che rinasce.
Accanto ai personaggi evangelici in processione spiccano figure cui si riconosce una funzione pedagogica: il Moro e i Moretti, emblema dell’altro, del diverso, inteso come ciò che non è cristiano.
Nella Via Crucis di Rionero ricorre la Zingara, come a Barile e Maschito. È vestita di nero e coperta d’oro. E se il colore scuro del suo abito identifica il peccato, il male, l’assenza di luce che invece è Dio, l’oro che lo ricolma coincide con la dissolutezza e la corruzione, la forza del potere e dei vizi che dallo stesso derivano.
I monili che rivestono il personaggio, messi a disposizione dalla comunità del posto, dimostrano la ricchezza posseduta e la forza economica che ne deriva.
Altro personaggio degno di nota è Malco. Incappucciato, con le scarpe calzate di traverso, fustiga le persone e indica la punizione di coloro i quali, ciechi, hanno condannato e offeso Gesù.
Ed ecco Giuda, che vaga irrequieto lungo il percorso della processione seguito dalla Tentazione, bella e misteriosa, la quale rimanda al demonio che si è impossessato di lui e lo ha spinto a tradire il suo Maestro.
Le fasi successive sono la ricostruzione di quanto avviene sul Golgota: la crocifissione del Cristo e il pianto della Madonna seguito da un foltissimo pubblico che non può contenere l’emozione.
La processione si conclude con le bellissime statue della Madonna Addolorata e del Cristo Morto. In sottofondo, la musica della banda cittadina immerge il paese in una atmosfera suggestiva e mistica.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal web.