CONFRATERNITA DI MARIA SS. DEL MONTE CARMELO

Circa la fondazione della Confraternita di Maria SS. del Monte Carmelo in Vulture, presso l' Archivio di Stato di Napoli (Sezione Diplomatica - Politica) , nel vol. 214 dei "Decreti originali" contenente i decreti del mese di maggio 1825, al n° 802 si legge quanto segue:

Milano 26 maggio 1825

Francesco I° per la grazia di Dio Re del Regno delle due Sicilie, di Gerusalemme ec., Duca di Parma, Piacenza, Castro ec. ec., Gran Principe Ereditario di Toscana ec. ec.

Veduto il parere della consulta dei nostri Reali Domini di qua del Faro;
Sulla proposizione del Nostro Ministro Segretario di Stato degli Affari Interni
Inteso il Consigliere di Stato ordinario
Abbiamo risoluto il decreto , e decretiamo quanto segue:

Articolo I° - Approvata la istallazione della Confraternita sotto il titolo del Carmine nel Comune di Rionero in Vulture in provincia di Basilicata, secondo le regole annesse al presente Decreto

Articolo II° - Il nostro Ministro Segretario di Stato degli Affari Interni è incaricato della esecuzione del presente Decreto

(firmato) Francesco

Il Ministro Segretario di Stato degli Affari Interni (firmato) Marchese Amati

Il Consigliere Ministro di Stato incaricato dalle veci del Presidente del Consiglio dei Ministri (firmato) Marchese Tommasi.

La Confraternita opera nella Chiesa di S. Antonio Abate che, inizialmente appartenente ai Benedettini della Badia di Monticchio, fu concessa nel 1425 al Terzo Ordine di S. Francesco e, nel 1 799, al Reale Ordine Costantiniano, che provvedeva a nominarne un Rettore e che nel 1825 la concesse in gestione alla nascente Confraternita Maria SS. del Monte Carmelo, la quale tuttora ne cura lodevolmente il culto e l’amministrazione. Nel 1718 i Cappuccini, succeduti ai Benedettini nella Badia di Monticchio, vi costruirono accanto un “conventino” che (luglio 1903) accolse le prime Suore Antoniane approdate a Rionero ed ora, ingrandito e ristrutturato, ospita i vecchietti della Casa di Riposo “Virgo Carmeli”, fondata da Maria Luigia Tancredi. Spesso nel passato ha ospitate anche alcuni eremiti dediti alla preghiera ed alla mortifìcazione. Inoltre fino al 1841 la Chiesa fu adibita a cimitero confessa comune, come risulta anche dall’Archivio parrocchiale dell ‘Arcipretura S. Marco.
La chiesa, pur da queste scarne notizie, evidenzia la sua importanza storica ed artistica. Colpita da frequenti eventi sismici e sempre ricostruita, recuperata ora al suo antico splendore, fornita di arredi e suppellettili decorosi, di un nuovo altare rivolto al popolo e del relativo ambone, grazie al notevole impegno della Confraternita ed al generoso contributo del popolo rionerese, continua ad essere luogo vitale di fede, cultura e civiltà, a servizio particolarmente dell’attigua Casa di riposo e degli abitanti di quel popoloso rione.
Diverse sono oggi le attività del pio sodalizio, oltre a quelle istituzionali.
La stessa Passione di Cristo e drammatizzazione con personaggi viventi è organizzata annualmente dalla Confraternita di Maria SS. del Monte Carmelo.
La gestione è affidata al direttivo presieduto dal Priore.

- Testo e foto tratti da "La Chiesa antica di Rionero" di Donato M. Mazzeo.